Nella parte sud occidentale umbra in Provincia di Terni, Orvieto sorge su di una caratteristica rupe di tufo. A prima vista, la città sembra come essere sospesa tra le nuvole, appoggiata tra le stelle di notte ad un altezza fino a 50 metri dalla valle sottostante.
La città di tufo è abitata sin dalla preistoria proprio grazie alla sua posizione strategica e ai benefici che ne derivano. Testimonianze attestano Orvieto come una delle dodici città-stato etrusche ma anche come luogo interessato dal dominio romano.
La sua storia antichissima è tutt'oggi ben conservata tra le vie del borgo che ogni anno affascina turisti di tutte le nazionalità per la grande varietà di epoche racchiuse al suo interno.
Il Duomo di Orvieto è massima espressione dell'architettura gotica italiana. La costruzione è avvenuta nel corso di 3 secoli per mano di 20 artisti diversi: questa caratteristica conferisce una tale ricchezza all'insieme da affascinare studiosi e visitatori che qui possono trovare mani e pensieri di tantissime scuole differenti.
Iniziato nel 1290 per volere di Papa Niccolò IV, venne infatti concluso ufficialmente solo a metà del 1500 con gli interventi sulle guglie della facciata. I pregevoli bassorilievi con storie del Vecchio e Nuovo Testamento e del Giudizio Universale, così come il rosone e i mosaici sono solo alcune tra le opere più significative presenti all'interno della Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Gioiello del Rinascimento, la Cappella di San Brizio all'interno del duomo raffigura il Giudizio Universale con straordinarie raffigurazioni di Luca Signorelli, esponente di punta del panorama italiano dell'epoca.
Il pozzo di San Patrizio è un brillante esempio d'ingegneria rinascimentale costruito da Antonio da Sangallo il Giovane. Commissionato nel 1527 per volere di Papa Clemente VII, il pozzo aveva il compito di provvedere all'approvigionamento idrico in caso di assedio.
Inizialmente con il nome di Pozzo della Rocca, venne rinominato Pozzo di San Patrizio dai frati del convento dei Servi per la leggenda del Santo Irlandese. Il Sangallo progettò un sistema elicoidale formato da 248 scalini tale che il percorso per scendere e salire i 58 metri di profondità del pozzo non si incontrassero tra di loro evitando perciò problemi di movimento.
Sebbene oggi non svolga più il compito per il quale era stato ideato, il pozzo di San Patrizio è percorribile fino alla base svelando ai suoi curiosi avventori l'eccellenza della sua progettazione rinascimentale.
Il pozzo di San Patrizio non è l'unica opera sotterranea di Orvieto in grado di impressionare. Costruita picconata dopo picconata, con la sola forza delle braccia, Orvieto Sotterranea è un tesoro da scoprire.
Insospettabile e magnifico, sotto alla città di Orvieto si snoda un reticolo di cunicoli inziato in epoca antichissima e concluso durante il Medioevo. Un percorso suggestivo ed emozionante accompagna i viaggiatori moderni nelle oltre 1200 tra grotte, cunicoli, pozzi e cisterne scavati tra le rocce.
Perfettamente conservati, Orvieto Sotterranea custodisce i resti di un frantoio medievale completo di macine e mangiatoie per gli animali, pressa e focolare. Il dedalo di percorsi sotterranei racconta la vita quotidiana dei suoi abitanti e rende propriamente l'idea del loro spirito ingegnoso.
Ritornando in superficie, ma stando sempre ben collegati con il passato, Orvieto vanta tutt'oggi un eccellente settore artigianale. Tra le attività economiche più diffuse, l'artigianato orvietano spazia dalla lavorazione della ceramica, del ferro battuto fino all'arte orafa.
Orvieto è costellata di botteghe che da generazioni tramandano la passione e il genio dell'artigianato locale. Passeggiando tra le vie del centro, e non solo, è possibile ammirare all'opera i maestri artigiani che aprono le proprie porte al mondo.
Le botteghe non sono solo laboratori, negozi e vetrine, sono soprattutto l'incontro di due mondi. Quello antico e silenzioso degli artigiani e quello dei visitatori accolti a scoprire le tradizioni millenarie di Orvieto.
Il Merletto di Orvieto è patrimonio culturale della tradizione del luogo. L'arte dei merletti, oggi riconosciuta come eccellenza artigianale ed invidiata all'estero, nasce da un nobile progetto.
Nel XVIII secolo infatti, il Senatore Conte Eugenio Faina insieme con il figlio Claudio, istituirono un fondo per un lavoro semplice ma di valore che le donne potessero svolgere a casa così da potersi garantire un reddito personale.
Il resto è storia: il merletto orvietano è unico sia per la tecnica di esecuzione che per la fantasia dei disegni. Dall'abbigliamento alla biancheria per la casa, queste opere d'arte dal valore inestimabile portano nelle case l'eleganza e la raffinatezza delle merlettaie orvietane.
Città misteriosa, Orvieto è scoperta di genialità, sopra e sotto terra. Dai cunicoli alle botteghe artigiane, una lunga storia di tradizione.